Una cliente UNO Capital SCF che, per questioni di privacy, chiameremo Anna è una donna single imprenditrice in carriera. Tanti impegni, tante amicizie e tanti…immobili.
Infatti, il suo patrimonio è costituito quasi interamente da diversi immobili, la maggior parte dei quali in affitto, da cui riceve delle rendite che sono la parte più importante e continuativa del suo reddito mensile.
Anna ha sempre vissuto tranquillamente e con spensieratezza, godendosi a pieno la vita senza particolari preoccupazioni in ambito patrimoniale, fino al superamento dei 55 anni quando:
- ha iniziato a preoccuparsi, con l’arrivo graduale dell’anzianità, del suo possibile futuro stato di salute e delle relative conseguenze economiche;
- ha aperto gli occhi sul problema che alcuni dei suoi inquilini a cui ha dato in locazione gli immobili potrebbero un giorno non essere in grado di pagare una parte o l’intero affitto causandole un danno alla sua rendita impattante sul suo tenore di vita futuro.
Inoltre, l’azienda di cui è proprietaria non le garantisce dei flussi costanti di cassa ed è preoccupata per il momento in cui deciderà di non dover più lavorare.
In questo contesto, Anna non ha mai alimentato un Fondo Pensione, ma disponeva di una somma liquida sul c/c di 74.000 €.
Come è stata aiutata
Quello che mancava alla signora Anna era una vera e propria pianificazione delle risorse patrimoniali ed è su questo che la UNO Capital l’ha supportata tramite un processo articolato su tre steps principali.
Per prima cosa si è proceduto con una concreta analisi dei fabbisogni di Anna, attorno ai quali sono stati definiti obiettivi finanziari concreti e le relative strategie per poterli raggiungere. Nello specifico si è proceduto con:
Step 1: Risparmio & Pianificazione Pensionistica
Tramite la stesura di un budget plan è stata impostata una strategia di risparmio ottimizzata con PAC (Piano di Accumulo di Capitale) volta all’accantonamento mensile e continuativo delle risorse necessarie per quando deciderà di non lavorare più e garantirsi la rendita desiderata.
Step 2: Investimenti
Si è deciso di investire una parte della liquidità a disposizione (44.000 €) tramite la costruzione di un portafoglio bilanciato ed efficiente, in linea con il profilo di rischio e con l’obiettivo di rivalutazione del capitale nel futuro. Le risorse restanti (30.000 €) si è convenuto con la cliente di lasciarle disponibili su c/c.
Step 3: Definizione del Fabbisogno Assicurativo
Sono state indicate le tipologie di polizza assicurativa e con quali massimali le sarebbero state utili per coprire eventi imprevisti (invalidità e/o malattia) arrecanti potenziali ingenti danni patrimoniali.
Conclusioni
Dal caso studio della signora Anna è emerso fin da subito che, nonostante un patrimonio a prima vista interessante, vi fossero molte criticità:
- patrimonio molto esposto sull’immobiliare (rischio morosità inquilini);
- una posizione lavorativa principale che non paga flussi costanti di cassa (rischio impresa);
- nessuna forma di risparmio tradizionale o previdenziale complementare (nessun cuscinetto finanziario);
- liquidità infruttifera sul conto corrente (perdita di opportunità finanziarie, rischio inflazione sul capitale);
- nessuna copertura assicurativa alla persona (rischio “puro” alla persona).
Il colloquio con il nostro Consulente Finanziario Autonomo è servito soprattutto a farle comprendere tutte le criticità appena elencate, prima ancora di agire concretamente sul patrimonio della cliente.
L’attività di supporto e coaching finanziario del CFA è stato quindi fondamentale per accrescere la consapevolezza della cliente e tracciare la strada di una pianificazione finanziaria corretta e concreta.
Grazie all’implementazione del processo di pianificazione patrimoniale descritto, Anna è riuscita infine a raggiungere il suo obiettivo principale: la tranquillità di affrontare il futuro con la compattezza finanziaria desiderata, a prova di scenari imprevisti.
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